31/03/2023 - Ventidue richieste di autorizzazione presentate allo sportello unico digitale, quattro le autorizzazioni già rilasciate dal commissario straordinario di Governo della Zes Jonica (Basilicata/Puglia), Floriana Gallucci.
Ciò che, oltre i numeri, vale la pena sottolineare è l’attualità di un modello semplificativo di procedure amministrative che si fa strada come possibile soluzione per l’accelerazione del Pnrr, considerato anche il monito del Capo dello Stato (“è il momento di mettersi alla stanga” ha detto Mattarella la settimana scorsa, citando De Gasperi). In realtà i poteri in deroga al codice degli appalti del Commissario straordinario (uno in ogni regione del Sud) sono già applicabili per quei progetti Pnrr presentati dai comuni e ricadenti nel perimetro delle zone economiche speciali. È evidente che non sempre ricorre tale condizione. Così il dibattito pubblico di questi giorni è orientato attorno a due proposte: la prima riguarda l’estensione delle semplificazioni del modello Zes a tutto il Mezzogiorno per l’attuazione piena di quel 40 per cento del Pnrr ad esso destinato. La seconda proposta è di tipo bancario ed è riconducibile alla possibilità di una erogazione automatica del credito alle imprese aggiudicatarie di appalti in area di vantaggio, in coincidenza dell’autorizzazione unica all’insediamento produttivo. Poiché la norma prevede la necessità di permanenza di un’impresa almeno per sette anni dopo aver ottenuto le facilitazioni Zes, sarebbe proprio quest’obbligo “di residenza” una garanzia per gli istituti di credito. La discussione è aperta, il tempo però è già scaduto.