03/02/2023 - Sarà piccola, sarà disabitata, sarà mal collegata, sarà sprovvista di personale amministrativo, intanto passo dopo passo la Basilicata delle sorprese continua a porsi come modello nel resto del Paese. Prima della classe per numero di progetti Pnrr è l’ultimo riconoscimento al merito. Che arriva proprio nei giorni dell’ennesimo allarme sulla carenza di personale amministrativo negli uffici delle regioni del Sud. Un dato che smentisce un antico pregiudizio, e cioè che il Mezzogiorno d’Italia sia un ricovero di impiegati pubblici, per lo più nullafacenti. È stato il professore Gianfranco Viesti dell’Università di Bari a ricordarcelo proprio in relazione alla fattibilità del Pnrr. Con una media di 12 progetti per Comune, quelli lucani candidati nell’ambito del Pnrr sono 1582, la Basilicata dei piccoli numeri si classifica, dunque, prima d’Italia per iniziative pianificate rapportate al numero di enti locali a cui sono destinate. Un dato importante, ricavato dal ‘Regis’, la piattaforma informatica della Ragioneria generale dello Stato che gestisce le articolazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che mostra l’efficacia delle iniziative adottate dalla Regione per stimolare e supportare gli enti territoriali in questa delicata fase di rilancio dell’economia. È stato – mai fu più vero – un lavoro di squadra. Siamo, ovviamente, alla fase progettuale come specifica la Struttura di Missione del Pnrr della Regione Basilicata. Ora bisognerà passare alla fase operativa, ovvero la realizzazione sul territorio degli interventi che si rifletteranno concretamente sulla qualità della vita dei cittadini. I fondi del Pnrr destinati alla Basilicata ammontano a circa 1,5 miliardi euro, di questi oltre 250 milioni di euro riguardano i finanziamenti ottenuti dai Comuni.