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La fuga dei giovani

Nel 2020 in duemila hanno lasciato la Basilicata: di questi, la metà sono laureati. Questo causa una desertificazione locale.

09 dicembre 2022
1 min di lettura
09 dicembre 2022
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09/12/2022 - I giovani sono il futuro del Paese, si dice. Purtroppo, però, spesso sono costretti a migrare, la maggior parte per necessità. Un problema che affligge tutto il paese e da cui non è esente la Basilicata, dove infatti sono 2.000 quelli che nel 2020 hanno lasciato la Basilicata, e circa la metà di questa platea è composta da laureati. Un dato che deve far riflettere, in particolare in una regione come la nostra dove il tessuto produttivo ed industriale è comunque più vario che in altri territori del Mezzogiorno d’Italia. L’annoso tema tra formazione e occupazione è stato lanciato a Potenza dal direttore generale dello Svimez Luca Bianchi, nel corso dell’incontro “L’economia e la società del Mezzogiorno”, organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza proprio per aprire un focus sui recenti dati del rapporto Svimez 2022 in relazione alla Basilicata. Bianchi ha parlato della migrazione giovanile e della conseguente desertificazione locale. Il dato evidenziato rende ancora più ampio il divario tra nord e sud in una regione che vedrà, nel 2023, una piccola recessione”.

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