18/11/2022 - Si possono leggere in stretta connessione il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia della Basilicata e il report della Caritas diocesana di Potenza: emerge un quadro inquietante della crisi con dati sempre più preoccupanti relativi alle nuove povertà. È “in affanno” l’economia lucana nei primi nove mesi del 2022, durante i quali si è assistito ad un recupero lento, in un quadro di profonda incertezza, sul quale hanno inciso l’aumento dell’inflazione e i costi di produzione: questo dice Bankitalia riconoscendo che il rallentamento riguarda tutti i settori, fatta eccezione per l’industria estrattiva. È quest’ultima che sorregge il quadro economico regionale (senza ancora considerare l’effetto del bonus gas sulla bilancia delle spese familiari), insieme al settore del turismo che ha fatto registrare un boom, specie nei mesi primaverili.
È alla luce di questo quadro che si capisce il senso fortemente dolente del report della Caritas di Potenza che sottolinea come la povertà oggi sia esplosa e diventata endemica erodendo ogni elemento di protezione. Nel confermare che la pandemia ha contribuito a provocare “una crisi economica e sociale senza precedenti”, il rapporto apre gli occhi su un mondo nel quale le persone sono “sempre più fragili”, con “una madre su tre” che si è sentita “impotente e poco capace nel sostenere i figli nella gestione delle lezioni e dei compiti" e i problemi legati alle dipendenze - in particolare dall’alcol e dal gioco – “presenti nel 20 per cento dei nuclei familiari”.
La crisi genera la povertà, la povertà il disagio diffuso, il disagio le dipendenze. Un quadro su cui riflettere con molta serietà.