11/11/2022 - È il profondo Nord a scalare la classifica della nuova edizione di “Ecosistema urbano”, l’indagine condotta in tandem da Legambiente e Ambiente Italia sulle performance “verdi” dei capoluoghi di provincia. Si riferisce al 2021. Bolzano è in testa. Per la Basilicata, rispetto alla passata edizione, la fotografia registra croniche criticità ma anche segnali di miglioramento. Matera al 48esimo posto e Potenza al 57esimo recuperano la prima ben 41 gradini e la seconda 13.
La classifica tiene conto di 18 parametri raggruppati in 5 macro aree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente): per la Basilicata, analizzando i dati, emerge che il punteggio complessivo risulta al di sotto della media italiana (53,4%) per Potenza (che totalizza 51,8%, in crescita di 3,5 punti rispetto allo scorso anno) e al di sopra della media italiana per Matera (54,6% in crescita di 12,4 punti rispetto allo scorso anno). È il modello complessivo di gestione urbana a penalizzare le due città lucane, soprattutto per quanto riguarda la mobilità, la gestione dei rifiuti e l’annoso problema della dispersione idrica. Matera risulta carente riguardo alle informazioni relative alla qualità dell’aria: l’unico dato disponibile è quello relativo all’ozono, che risulta per l’anno di riferimento 2021 inferiore alla soglia di protezione della salute umana, con 14 giorni annui di superamento del limite giornaliero di concentrazione di 120 microgrammi/metro cubo, dove 25 giorni è posto come soglia massima. Potenza registra per l’ozono un dato migliore di Matera (10,5 giorni annui di superamento del limite giornaliero). Buono a Potenza anche il dato sulle concentrazioni di biossido d’azoto (6 microgrammi/metro cubo di concentrazione media, molto inferiore anche a quello indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità su questo inquinante).
Non va malissimo per il settore rifiuti, con ottime performance in particolare di Matera che riduce rispetto allo scorso anno tale valore (da 438 a 404 kg/abitante anno) mentre Potenza passa da 390 a 410 kg/abitante anno, quindi peggiora, anche se il dato resta buono. Ma il dato più significativo è quello della raccolta differenziata a Matera che nel 2021 si assesta al 75%, 20° posto tra i capoluoghi italiani, primo del sud. Non altrettanto si può dire per Potenza che presenta un dato di raccolta differenziata nel 2021 del 61,6%, in arretramento anche rispetto a quello precedente del 2020.
Ancora troppo alto il tasso di motorizzazione e senza sostanziale miglioramento l’offerta del trasporto pubblico. Insufficienti anche le piste ciclabili e le isole pedonali, così come la diffusione di solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici. Infine per quanto riguarda il verde urbano espresso in metri quadrati/abitante, il dato fornito risulta molto positivo per Potenza con quasi 160 m2 per abitante di verde urbano. E’ di qualche mese fa il resoconto del Comune di Potenza che sottolineava come nel capoluogo di regione il problema degli spazi verdi non è tanto quello dell’assenza, piuttosto quello della loro fruizione. Matera invece fornisce un dato pari a 41 m2 pro-capite, inferiore alla media nazionale. Anche qui volendo stare ad altre classifiche è di appena un mese fa, quella del Centro Studi Enti Locali (Csel), risulta che Matera è il capoluogo di provincia con la maggior superficie di verde urbano, con riferimento soprattutto al “verde storico”, considerando cioè anche il patrimonio delle grotte naturali scavate nella roccia. Altro dato importante è quello relativo al numero di alberi per abitante della città di Potenza con 1,2 alberi ogni 100 abitanti in aree di proprietà pubblica, il valore più basso tra le 94 città che hanno fornito informazioni su questo parametro. Matera invece dichiara 29,4 alberi ogni 100 abitanti, in perfetta media nazionale.
La “scalata” nella classifica delle due città lucana, comunque, attesta che il percorso è in miglioramento.