21/10/2022 - Da Melfi alla Val Basento, i polmoni del sistema produttivo lucano, insistono nella richiesta di un piano Marshall per la crisi energetica ed economica. Nell’attesa del primo passo che il nuovo Governo dovrà fare, la Regione Basilicata, nonostante il momento amministrativo della Giunta del generale non sia tra i migliori, accelera sui progetti non oil previsti dagli ultimi accordi di compensazione con Eni-Shell. Parliamo di imprese, dato che per le famiglie, ovviamente, è previsto il bonus gas, a campagna spid ultimata. Ma i bisogni incalzano, e così per aiutare le aziende dell’indotto di San Nicola di Melfi, da via Verrastro stanno studiando la possibilità di ottenere il riconoscimento di crisi di “area complessa” per attivare misure straordinarie. Qui due sono i rischi: a quello energetico, uguale per tutte le imprese, si aggiunge lo scenario specifico di difficoltà per il settore dell’automotive. A dicembre si conosceranno i programmi di Stellantis. Non va meglio in Val Basento. La storica area industriale comprende 40 piccole aziende con circa 1.500 lavoratori. All’ordine del giorno sempre lo stesso tema: il caro energia, che rischia di dare un colpo definitivo a un’area già in passato attraversata dalla crisi della chimica e ripresasi grazie a una parziale riconversione industriale. Sullo sfondo la grande questione dei fondi di coesione territoriale destinati al Mezzogiorno e fermi nel cassetto dal giorno della crisi di Governo.