08/07/2022 - Il Mezzogiorno, è il caso di dirlo, andrà a idrogeno. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti che hanno lo scopo di fissare le modalità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno nel trasporto ferroviario. È anche prevista la realizzazione di 40 stazioni di rifornimento dei mezzi di trasporto a idrogeno sulla rete stradale, il tutto nel nome del principio DNSH (Do No Significant Harm), per il pieno rispetto dell’ambiente. Per entrambi gli interventi, che valgono 530 milioni di euro dal PNRR, una quota di almeno il 40% è destinata alle Regioni del Sud, tra cui ovviamente la Basilicata. In generale, 300 milioni sono destinati alla trasformazione dei servizi regionali o locali al fine di sostituire con l’idrogeno l’attuale carburante, di origine fossile. L’investimento interessa tutta la filiera e viene “completato” dagli altri 230 milioni, destinati alla sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale. Interventi a tutto tondo, con al centro l’idrogeno, asset fondamentale per quel che riguarda la transizione ecologica. E il Sud è chiamato, ancora una volta, a dare l’esempio.