15/04/2022 - Buon pomeriggio. È venerdì di Passione, per il terzo anno consecutivo giornata più che mai simbolica della strozzatura del nostro Tempo. L’immagine eterna e globale di ciò che questo giorno rappresenta viene dalla Gerusalemme lucana, Matera, dalla Gravina del Vangelo di Pasolini, “probabilmente il miglior film mai realizzato su Cristo”, scrisse l’Osservatore romano di Papa Bergoglio, un Cristo che ha lo splendido volto di uno studente antifranchista, nato in Catalogna da padre basco, incontrato per caso da Pasolini, Enrique Irazoqui, doppiato con la possente voce di Enrico Maria Salerno. Tra citazioni pittoriche e indovinate letture laiche della vita del Cristo, affidate anche a molto originali costumi e scenografie, ancora oggi ammiriamo un film monumento che si vedrà con lo stesso interesse fino alla fine dell’umanità, come disse il produttore Alfredo Bini. La nostra certezza è che non siamo al quel punto. Abbiamo ancora molte cose di cui occuparci, con coraggio, realismo e intraprendenza. E anche da sistemare alle nostre latitudini. La ripresa che siamo costretti a rivedere al ribasso per i venti di guerra, proprio qui da noi, potrebbe inciampare su alcune criticità segnalate da SVIMEZ, che vanno perciò affrontate. È un tema al quale Orizzonti sta dedicando molta attenzione. Ne parliamo la settimana prossima. Nel frattempo, Buona Pasqua.