01_editoriale.jpg

Passare dalle visioni alle azioni

Molti servizi, rafforzati per il Covid 19, si sono ridotti dall’inizio di aprile. Qual è il futuro della medicina territoriale in Basilicata?

08 aprile 2022
2 min di lettura
08 aprile 2022
2 min di lettura

08/04/2022 - Ben ritrovati. “XE”, l’ennesima variante di Omicron, ci spiazza proprio alla fine dell’emergenza e ci costringe a convivere ancora con la paura di una perduta normalità. L’evoluzione della crisi è ancora poco chiara ma, nel frattempo, molti servizi rafforzati per il Covid 19 si sono ridotti dall’inizio di aprile. In Basilicata, ad esempio, per quanto riguarda i trasporti, le corse suppletive degli ultimi due anni, aggiunte per garantire il distanziamento, sono state immediatamente eliminate per il ritorno consentito alla capienza dei bus al cento per cento. Ogni regione sta regolando la transizione in maniera differente (anche perché i costi dei servizi, con la fine dello stato d’emergenza, tornano a totale carico dei bilanci regionali) ma tutta la dorsale appenninica si trova a fare i conti con la grande incognita dei servizi di medicina territoriale tanto auspicati come riforma irrinunciabile durante i giorni acuti dei ricoveri e ora sprovvisti di quel personale che era stato solo temporaneamente reclutato quando anche un laureando era necessario. La nuova sanità lucana post Covid dovrebbe essere, d’accordo con Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) una sanità “su misura”, quella delle reali esigenze della popolazione. Il nuovo piano sanitario, grazie a un investimento di 25 milioni di euro messi a disposizione dal PNRR, prevede 17 case della comunità (11 in provincia di Potenza e 6 in quella di Matera) e cinque ospedali di comunità (3 in provincia di Potenza e 2 in quella di Matera). A queste strutture se ne uniranno altre sei per pazienti acuti, con pronto soccorso già esistente: Potenza, Matera, Melfi, Lagonegro, Policoro e Villa d’Agri. Non sono all’ordine del giorno ipotesi di accorpamento, punto di grande discussione e polemica negli anni passati quando cioè, ancora lontani dall’emergenza Covid, i conti della sanità si riequilibravano con una politica tutt’altro che espansiva e molto orientata al contenimento delle spese. Tutto condivisibile tranne un non trascurabile dettaglio: essersi resi conto che, fatta la riforma, bisognava pensare anche a chi farla attuare. È evidente che ci troviamo in un momento in cui bisogna tarare meglio lo scarto, in altri tempi tollerato, tra le visioni e le azioni. Intanto vi giunga il nostro augurio per la domenica delle Palme.

cover-lancio-NL-orizzonti.jpg

Le novità di ogni settimana

Tutti i venerdì notizie, articoli e dati aggiornati dalla Basilicata.

LEGGI LA NEWSLETTER