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Oscilliamo tra buone notizie e preoccupazioni

Il test pasquale dei flussi turistici è andato benissimo. Allarme per il cammino delle riforme legate al PNRR.

22 aprile 2022
2 min di lettura
22 aprile 2022
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22/04/2022 - Buon pomeriggio e ben ritrovati. Siamo tutti alla ricerca di spunti incoraggianti e allora vale la pena sottolineare che il test pasquale, di solito termometro dei trend turistici estivi, è andato benissimo, in Basilicata e in tutto il Paese. Flussi domestici e internazionali non solo a Matera ma anche a Potenza, come già la scorsa estate aveva – insolitamente, bisogna riconoscere – anticipato e poi il Pollino, Maratea, Pisticci, Pietrapertosa. Il turismo è però solo una quota del Pil lucano, il cammino delle riforme alle quali siamo obbligati entro il 2026 secondo il cronoprogramma del PNRR rischia di avere uno stop abbastanza prevedibile nella parte cosiddetta competitiva tra i territori, quella cioè che affida le risorse alla presentazione dei bandi (fortunatamente la riforma delle riforme, quella dell’alta velocità, è svincolata da questo criterio). È stata la Svimez a lanciare l’allarme sulla quota del 40 per cento da destinare al Sud. Un risultato tutt’altro che acquisito, anzi, “è un obiettivo che sarà possibile conseguire solo se saranno rimosse diverse criticità, avvalendosi di tutti gli strumenti di cui si è dotata la governance del PNRR, incluso il potere sostitutivo da parte dello Stato nei casi di palese inadeguatezza progettuale e realizzativa degli enti decentrati”. Una buona notizia invece riguarda le imprese e viene dalla Commissione europea che ha adottato un quadro temporaneo di crisi predisponendo tre misure a favore delle aziende penalizzate dalla crisi ucraina. Aiuti diretti, sostegno alla liquidità, misure per compensare i costi-extra dell’energia. Sono i tre interventi chiave per sfruttare i margini di flessibilità sugli aiuti di Stato e sostenere un’economia affossata - anche - dalla guerra. Il quadro verrà adottato fino al 31 dicembre, con possibilità di rinnovo se l’esecutivo lo giudicherà ancora utile rispetto allo scenario economico. Gli aiuti diretti alle imprese finora non erano consentiti e la decisione in Basilicata, considerati gli ampi margini finanziari pubblici rivenienti dalle compensazioni per le risorse naturali, è stata salutata con particolare interesse.

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