Closeup on two young lovers holding hands at a table.

Ucraina, i lucani aprono le proprie case

Oltre 400 famiglie si sono rese disponibili ad accogliere i profughi che fuggono dalla guerra.

11 marzo 2022
1 min di lettura
11 marzo 2022
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11/03/2022 - Solidarietà e accoglienza, questo è lo spirito con cui la Basilicata sta affrontando l’emergenza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano, insieme al suo Tavolo tecnico, sin dall’inizio del conflitto si è messo in moto creando una Rete regionale di solidarietà. Ufficio Garante, Anci, Sindaci di Viggianello, Bella, Lauria, diverse associazioni lucane, si sono unite per formare una Rete di solidarietà. Inoltre, più di 400 famiglie si sono rese disponibili ad accogliere i profughi ucraini: nella nota del Garante dell’infanzia, si legge che ha proposto ai Prefetti di Potenza e Matera di “riconsiderare il sistema generale di accoglienza”: al momento, infatti, CAS e SAI sono nel primo piano di accoglienza. “Serve dunque un cambiamento di paradigma, che si stacchi dalla visione univoca dell’accoglienza condotta esclusivamente attraverso gli istituti e che amplifichi invece la sua veduta”. Si può infatti fare affidamento sul buon cuore e la disponibilità dei cittadini lucani che, nonostante il momento storico delicato, hanno aperto le proprie case. Diverse associazioni hanno offerto una formazione adeguata destinata alle famiglie ospitanti, in modo da dare maggiore supporto ai profughi. “Chi scappa dalla guerra ha perso tutto in poco tempo. Ciò che serve a queste persone è un angolo caldo, una famiglia che si prenda cura e che supporti i loro bisogni”.

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