18/03/2022 - “Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ricorre alle parole di Papa Francesco per spiegare, a Potenza, la sua città, che la crisi va trasformata in opportunità, soprattutto quando “la Storia ti entra in casa”. E la Storia, con un tempismo tragico, ci ha messo di fronte, accavallandole, a due crisi, nonostante le quali il “cantiere della costruzione” come lo chiama il presidente della Basilicata, Vito Bardi, deve andare avanti, “una costruzione giusta, pacifica ed equa”. La Basilicata delle fasce tricolori dei sindaci era tutta presente alla tappa lucana del tour di “Italia domani”, cioè il PNRR spiegato in concreto agli amministratori per le opportunità che offre regione per regione. Ammontano a 322 milioni di euro le risorse destinate a Potenza e alla Basilicata per realizzare o completare importanti opere in città e in regione che riqualificheranno trasporto locale, edilizia, sanità e scuole. Con Roberto Speranza anche la ministra Mara Carfagna e il sottosegretario all’editoria Moles. Quei 322 milioni devono poi essere effettivamente spesi con progetti da presentare. Ed è questo il punto cruciale, come si intuiva dal primo momento per regioni con centinaia di piccoli comuni come la Basilicata, spopolati e con amministrazioni senza adeguate risorse professionali e tecniche. Non è incoraggiante, ad esempio – lo dice la ministra Carfagna - essere stati costretti a riaprire il bando per nuovi asili nido perché le domande arrivate coprono una somma inferiore a quella messa a disposizione dal piano. Il dato riguarda tutto il Paese, ma il peso del calo demografico conduce la Basilicata a un paradosso, come fa notare - a nome dei sindaci lucani - il presidente dell’Anci, Andrea Bernardo: qui non ci sono domande per asili nido perché non ci sono più bambini. È a questo punto che il ministro Speranza diventa “Roberto” e il presidente dell’Anci è “Andrea”, due lucani che discutono del destino della “piccola Basilicata” che ha delle anomalie come quelle del capoluogo, Potenza, più grande di Napoli come chilometri quadrati ma dispersa in decine di contrade rurali dove garantire i servizi, a partire da quelli sanitari, è più complesso. Quelle della ripresa e del PNRR però sono sfide che devono essere vinte. La Basilicata ha le forze e un vantaggio, dice Speranza, l’umiltà. Si tratta ora di coltivare ambizioni e di cogliere vantaggi, come quello di scegliere le aree interne montane per venire ad esercitare la professione medica con tutti i benefici appena decisi del Governo. Proprio come nel film “Un paese quasi perfetto”, Pietramezzana, crasi fantasiosa tra Pietrapertosa e Castelmezzano, cime delle Dolomiti lucane dove arriva uno spaesato e giovane medico condotto da Milano (Fabio Volo), a lungo reclamato dagli abitanti che le escogitano tutte pur di non farlo ripartire. A poco a poco la diffidenza si trasforma in aggregazione, si rompe quel muro invisibile tra Nord e Sud, come la ministra Carfagna dice dovrà fare il PNRR. Sarà una svolta per tutti. Pietramezzana è in ogni paese della Basilicata.