25/03/2022 - Sin da quando siamo bambini ci viene spiegato che l’acqua è il bene più importante per la vita, l’elemento senza il quale lo sviluppo degli organismi e delle civiltà non può sussistere. Attorno all’acqua si sono sviluppati i nostri primi agglomerati abitativi, e l’urbanizzazione moderna ancora risente di questa impostazione. Eppure, le perdite di questo bene così prezioso in Italia sono in media pari al 40%, mentre al Sud si sale ad oltre il 50%. La responsabilità è dello stato delle condutture e delle infrastrutture idriche in generale. Infatti buona parte dei fondi destinati al Sud dal PNRR hanno visto proprio questo oggetto come obiettivo da raggiungere. Per la Basilicata in particolare l’acqua è considerata “oro blu”, perché l’abbondanza è tale che viene condivisa anche con le regioni circostanti. Non è un caso, infatti, che da qui si voglia partire per immaginare lo sviluppo della Regione in prospettiva. Alla fiera internazionale di Dubai, nel Padiglione Italia, la Basilicata è presente con la BBT (Basilicata Blu Transition): un progetto ambizioso che, in sintonia con gli obiettivi Onu dello sviluppo sostenibile al 2030, propone un uso sapiente dell’acqua. La Basilicata intende perciò estendere le competenze sviluppate in questo settore a livello internazionale e, in particolare, al mondo arabo e mediterraneo, anche considerando la sua posizione strategica. I progetti, che saranno presentati ad imprenditori, divulgatori scientifici, ricercatori e operatori economici, saranno quelli realizzati dal Cluster Bioeconomia: il cluster tematico della Regione Basilicata che include le tematiche della gestione della risorsa idrica, della genomica per l’agricoltura sostenibile, della nutrizione e della salute, della chimica verde, dell’innovazione nel settore agroalimentare. Sono tante le potenzialità che, messe a sistema, possono rappresentare un modello di sviluppo ecosostenibile da poter esportare a livello mondiale. A partire da qui, dalla nostra acqua.