23/03/2022 - “Le associazioni territoriali, i comuni e le famiglie lucane (circa 400) sono pronte a dare la loro disponibilità all’accoglienza”, ha scritto in una nota Vincenzo Giuliano, Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Basilicata, “ma richiedono interpreti”.
La barriera linguistica è chiaramente un problema per le associazioni e le 400 famiglie lucane, pronte ad aprire le loro case ai vicini ucraini ma spesso prive degli strumenti adeguati. Ci sono dei limiti che la solidarietà non può superare. Un mediatore linguistico potrebbe facilitare l‘integrazione, anche dal punto di vista burocratico, offrendo un importante supporto per pratiche come iscrizioni a scuola e assistenza sanitaria. Non va sottovalutato l’aspetto del supporto psicologico: i profughi ucraini potrebbero aver bisogno di un sostegno professionale, che non sempre famiglie e associazioni non possono dare.
Giuliano, nella nota, ha suggerito di creare una “rete informale” (o formale, in presenza di titoli) delle persone ucraine e russe presenti in Italia da anni, che aiutino i loro connazionali.
Nella nota si invita a dare la propria disponibilità chiamando al numero 335 6395791 o scrivendo all’indirizzo e-mail garanteinfanziaeadolescenza@regione.basilicata.it o vincgiuliano@gmail.com, allegando il proprio documento di identità.