11/02/2022 - Quanto abbia influito questa pandemia sulla nostra salute psicologica potremo saperlo con certezza solo tra un po’ di tempo, quando, purtroppo, ne emergeranno tutti gli effetti. Alcuni però sono già evidenti, misurabili e misurati, e hanno avuto un peso particolare sulle ragazze e i ragazzi che, in una fase delicata dell’evoluzione, hanno perso certezze e direzioni. La maggior parte degli intervistati per il rapporto dell’Osservatorio Indifesa, sul territorio nazionale, ha dichiarato di sentirsi solo, e di necessitare di un supporto psicologico. Tutto ciò ha peggiorato la situazione anche per quel che riguarda il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, con particolare riferimento alla violenza di genere e al sessismo. Infatti il 61% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di esserne stato vittima, e nel dettaglio il 44,57% delle ragazze ha segnalato eventi di forte disagio psicologico provati nel ricevere online commenti non graditi e di carattere sessuale. La presidente della Commissione regionale per le pari opportunità della Basilicata, Margherita Perretti, ha dichiarato: “È fondamentale un’azione congiunta da parte di istituzioni, scuole e famiglie per promuovere attività di sensibilizzazione, a partire dalla formazione dei docenti”, sollevando uno spunto interessante su un adeguato supporto ai formatori. Ha poi aggiunto che “i ragazzi, oltre ad un uso consapevole dello smartphone e degli altri dispositivi, devono interiorizzare i valori della legalità, della dignità delle persone, del rispetto delle fragilità e diversità, valori alla base della convivenza civile". È un processo nuovo, che va assolutamente perseguito, perché l’innovazione sia incanalata nei valori del bene, del rispetto e del progresso civile.