14/01/2022 - La pandemia ha riscritto gli schemi ai quali eravamo abituati, ci eravamo immersi, ci nuotavamo dentro. Oggi ad un prezzo carissimo siamo stati costretti ad abituarci ad una vita diversa, e adesso che lentamente si vede una luce, grazie all’apporto della scienza, riusciamo a cogliere anche degli spunti in positivo per il futuro che verrà. Serve adesso un nuovo patto tra pubblico e privato, che consenta alle istituzioni, alle organizzazioni imprenditoriali e ai sindacati di progettare insieme risposte per affrontare le emergenze. Di questo sono convinti il presidente regionale dell’Alleanza delle cooperative Giuseppe Crocco, e i copresidenti Innocenzo Guidotti e Giuseppe Bruno. Per il piano strategico regionale c’è infatti da evitare la logica dei sussidi, preferendo quella degli investimenti mirati, di cui si possono misurare i risultati ex post. Al centro di tutto va messa la persona, rendendo sostenibili gli interventi, per i segmenti sociali più fragili e a rischio povertà, per le aree interne, per i settori produttivi direttamente interessati dalle misure di precauzione sanitaria, per le imprese orientate alla transizione digitale ed ecologica. “Per quanto sia evidente il ritardo infrastrutturale e l’urgenza di un ciclo straordinario di manutenzioni, indichiamo l’esigenza di pari attenzione rispetto a investimenti in infrastrutture sociali e culturali – hanno aggiunto – in modo che l’attuale situazione non concorra all’ampliamento delle diseguaglianze e al peggioramento delle fratture sociali, territoriali, generazionali che già attraversano il Paese e la Basilicata”.