14/01/2022 - La Basilicata è zona bianca ma certo non è il caso di abbassare la guardia; c’è da tenere sotto controllo la situazione, specie quella scolastica. In diversi comuni lucani si è preferito rinviare la ripresa dell’anno scolastico, che dovrebbe ripartire per tutti entro il 19; a Potenza, ad esempio, si è ripreso il 12, mentre altrove si è deciso di indicare come data lunedì 17, come ad esempio a Moliterno, o mercoledì 19, come ad Avigliano. Monitoraggio e screening rivolto a scuole superiori risultano molto utili, lo ha sottolineato anche Mario Guarente, sindaco di Potenza, che si è detto soddisfatto della percentuale di adesione (oltre 4 mila i tamponi effettuati domenica 9), “che è stata abbastanza elevata”. È dunque possibile immaginare un rientro a scuola, se non in sicurezza totale, con un “margine di sicurezza maggiore”. Sulla stessa scia Domenico Bennardi, sindaco di Matera, che non ha ritenuto necessario ritardare l’apertura delle scuole. La situazione non è la stessa in tutta la penisola ma certo, in questo frangente di emergenza, occorre sinergia tra Stato e Regioni, in modo da riuscire a coordinare al meglio gli sforzi. Gli enti regionali sono chiamati a prendere decisioni in poco tempo, dovendo salvaguardare la salute della popolazione ma allo stesso tempo garantire i servizi. E la scuola chiaramente necessita di una attenzione particolare; la Dad resta una alternativa ma, è chiaro, non può sostituire la lezione in presenza. Per questo occorrono sforzi congiunti, perché solo così sarà possibile superare anche questa emergenza.
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