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La Dad, come una battaglia navale

Lo slalom quotidiano tra tamponi e quarantene. Intanto, secondo l’ultimo rapporto Agenas, la Basilicata ha una popolazione vaccinata sopra la media italiana.

28 gennaio 2022
2 min di lettura
28 gennaio 2022
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28/01/2022 - Per fortuna ci sono loro, i ragazzi. Con la beata spensieratezza dell’adolescenza sono quelli che si sono inventati “la battaglia navale” della Dad. I genitori di figli in età scolare, soprattutto quelli dai 14 in su, cioè quelli che studiano con le chat whatsapp aperte, si sono subito arresi al rebus delle regole delle presenze/assenze in classe, chiare sulla carta delle direttive ministeriali ma complicate a collaudarsi nella realtà quotidiana. Controlli green pass, comunicazioni di ATS, tamponi, due dosi, tre dosi, 120 giorni, “sei un caso o un contatto?”, “contatti stretti?” “ti sei ammalato che eri già in classe o no?”, “l’avete letta la circolare?” “siamo nei dieci giorni?”, quarantene e rientri, sintomatici e asintomatici: il bollettino giornaliero lo aggiornano loro, calcolano i “bonus” per tenere aperta la classe (con tre positivi tutti a casa, con due si resiste ma dipende dai casi), per uno che si ammala un altro guarisce e così passano i giorni della resistenza al Covid con un obiettivo: vince chi riesce a superare il 5 marzo di quest’anno. Era due anni fa, il 5 marzo 2020, quando i ragazzi uscirono da scuola a fine lezioni per non rivedersi più. La campagna vaccinale traina le speranze di queste ore di vedere ancora una volta ridursi la curva dei contagi. Secondo l’ultimo rapporto Agenas, la Basilicata ha una popolazione vaccinata sopra la media italiana, è stato superato il 50 percento della somministrazione delle tre dosi mentre Figliuolo annuncia la buona notizia: “Siamo al plateau di Omicron, si va verso la discesa”. Ha tenuto duro il ministro Bianchi sulle riaperture scolastiche. Non è semplice. Le chat di classe esplodono di domande ed è inutile silenziarle perché tanto il pensiero va lì, ai 50 messaggi di aggiornamento che ti aspettano e ai tanti punti interrogativi, compresi quelli dei secchioni che in genere sanno sempre tutto, e dei docenti coordinatori di classe che un tempo sapevano mandarti sempre la modulistica giusta ma ora no, prendono tempo anche loro con “aggiorniamoci a stasera”. Poi un bel giorno senti che devono fare – i ragazzi – una ricerca di gruppo e si ritrovano di pomeriggio a casa di qualcuno, come ai vecchi tempi. Forse nel gruppo c’è anche quello del terzo banco, tanto carino. La vita è più forte della Dad, per fortuna. Tifiamo per voi, ragazzi.  

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