21/01/2022 - “Il territorio regionale presenta tutte le condizioni ottimali per lo sviluppo di alta tecnologia che sfrutti in maniera sostenibile le risorse di cui siamo ricchi”. Queste le parole della delibera della giunta regionale del governatore Vito Bardi, che ha approvato la candidatura della Basilicata ad ospitare un centro di ricerca nazionale sulla biodiversità: “Dall’acqua al petrolio, dai parchi all’agricoltura, senza disperdere l’identità unica del ‘Paesaggio Lucano’ in termini di biodiversità, coniugando la ricerca scientifica con la ricerca applicata nel territorio della Basilicata”. Parole che richiamano le grandi potenzialità del territorio lucano anche in termini di innovazione. Il PNRR prevede 1 miliardo e 600 milioni da dedicare alla biodiversità, che insieme a simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni, tecnologie dell’agricoltura (agritech), sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna e mobilità sostenibile è uno degli ambiti tecnologici a cui lo Stato italiano dedicherà i centri di ricerca. Rimane fuori la tematica dell’idrogeno, in particolare per le sue applicazioni come fonte di energia alternativa, che la Regione Basilicata aveva promosso.
L’iniziativa rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo della Basilicata e per attrarre giovani di talento. Si discute anche di eventuali proposte di collaborazione con Si discute anche di eventuali proposte di collaborazione con i big player operanti sul territorio. Dal 12 gennaio scorso al 15 febbraio potranno essere presentate le proposte di progetto per i centri di ricerca, uno per ogni ambito, che saranno poi valutate da una commissione di esperti italiani e stranieri.