03/12/2021 - “Per il decennio 2020-30 la popolazione prevista dall’Istat di circa 500.000 abitanti, non sarà sufficiente - a parità di tutte le altre condizioni - a garantire nemmeno il ricambio degli attuali livelli di occupazione”, questa è la prospettiva descritta dall’Istat e commentata dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi nella sua lettera ai lettori de “il Quotidiano”. Una prospettiva non particolarmente rosea, che ha richiamato nei giorni scorsi l’attenzione della stampa. Il tema, infatti, tocca vari aspetti del futuro della Basilicata: la necessità del rinnovamento di un rapporto di fiducia soprattutto con i giovani, l’importanza di investire non solo su turismo e cultura, ma anche su altri settori con grandi potenzialità - come il manifatturiero e l’agricoltura.
La “desertificazione demografica”, inevitabile soprattutto al di fuori dei centri urbani, avrà importanti ricadute sull’economia, sul sistema sanitario, sulle strutture pubbliche. Le imprese locali vedranno diminuire il proprio bacino d’utenza, aumenterà significativamente la richiesta dei servizi di assistenza agli anziani, le strutture pubbliche ed amministrative saranno ridimensionate. “Ed è a partire da queste evidenze” ha spiegato Bardi “che si articola una proposta, migliorabile certamente, ma volta ad individuare quello che oggi sarebbe forse più opportuno definire un nostro piano regionale di resilienza e ripresa”. Bardi ha sottolineato anche la necessità di supportare la popolazione lucana nell’istruzione, nella formazione, nella realizzazione delle proprie ambizioni. “Il futuro dipende unicamente dal coraggio, dalle scelte strategiche, dal cambiamento che riusciremo a realizzare”, ha concluso il Presidente, invitando a un cambiamento culturale e politico insieme.
