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Cristo si è fermato ad Aliano

Presentata a Roma la candidatura del borgo a Capitale della Cultura 2024. Un’occasione per ricucire le maglie di una Regione complessa.

17 dicembre 2021
1 min di lettura
17 dicembre 2021
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17/12/2021 - Cristo si è fermato ad Eboli, ma precisamente sarebbe da dire che non è arrivato ad Aliano, secondo Carlo Levi, che per motivi politici qui sopportò il confino. Era il 1935 e a questo territorio dedicò i suoi scritti, utilizzando per titolo un proverbio locale, e unificando nell’immaginazione la figura di Cristo e la rappresentazione della società avanzata. Descritto come un territorio rurale, legato a tradizioni pagane, superstizioni e stregonerie. Un luogo che resta incapace di ribellarsi alla sua classe dirigente. Oggi quel moto di ribellione prende coraggio dall’esperienza di Matera, e parte guidata proprio dalla sua classe dirigente, che insieme ad una comunità orgogliosa candida Aliano ad essere Capitale della Cultura per il 2024. La racconta all’esterno, la porta a Roma, nella Capitale, dove si è svolta la presentazione del Dossier di candidatura. Un’occasione per ricucire, grazie alla cultura, le maglie di una Regione complessa in un sud complessissimo, per un progetto di coesione sociale e territoriale. Si vuole così affermare tutta la modernità della ruralità contemporanea, densa di identità, qualità, salubrità. È la vendetta della Montagna materana, della Val d’Agri e del Metapontino tutto. Cristo è qui, sembra sentirsi dalle strade di questo posto.  

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