01/10/2021 - “La propensione all’impresa è sempre stata una caratteristica dell’economia italiana, ma la pandemia l’ha messa in discussione”. Così Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, a commento della difficile situazione che stanno vivendo le imprese italiane, in particolare quelle relative a commercio e turismo. Il problema interessa tutto il territorio italiano, anche se a vari livelli; e ciò che dà da pensare è che, rispetto alla situazione pre-Covid, mancano all’appello circa 25 mila imprese.
In Basilicata, tuttavia, l’impatto della pandemia è stato più contenuto: si è registrato, infatti, “solo” un meno 8,3%, che è il miglior dato tenendo conto dei numeri delle altre regioni. Meno 18,4% in Liguria, meno 17,3% in Umbria e meno 16,4% in Molise; la situazione peggiore si osserva in Lombardia, che ha perso 11.469 iscrizioni al registro delle imprese. Quali possono essere le strategie per tentare di contrastare questa ondata negativa? Senza dubbio sarà necessario focalizzarsi su formazione e innovazione. Per questo, ha sottolineato De Luise, occorre sostenere “le associazioni che si propongono di diventare incubatrici di startup per fornire gli strumenti e il know-how necessario per avviare con successo un’impresa”. La Basilicata può dare il via a un nuovo periodo dell’industria italiana, che deve assolutamente riprendersi da questo periodo buio.