27/08/2021 - Ristoranti e bar pieni ad agosto, turisti per strada che fotografano e chiedono informazioni, voci “straniere” nei vicoli, una giostra carillon a piazza Mario Pagano, il lungo Basento percorso da runner, indomiti anche con 32 gradi, e poi, sorpresa delle sorprese, un campo di beach volley ad alta quota. Se Potenza non ha il mare almeno ha la spiaggia recintata a piazza don Bosco, davanti al campo estivo dei salesiani. Un effetto sorpresa che si inserisce certamente nei trend di questa stagione ardente che ha premiato gli agriturismi e il giro delle città, soprattutto di quelle meno bollenti. Se per Matera era prevedibile (qui, anzi, si registra una iperpresenza turistica con effetti preoccupanti sulla tenuta dei servizi, argomento al centro di una discussione a cavallo di Ferragosto innescata da un provocatorio articolo di Camillo Langone sul Foglio), Potenza ha giocato i suoi assi in maniera del tutto inattesa. Aperta, anche se in ritardo, la villa romana di Malvaccaro.
È probabile che gli spazi verdi e i grandi attrattori attorno al capoluogo di regione, dalla Sellata alle Dolomiti lucane, abbiano spinto l’indotto turistico su Potenza. Un dato utile che dovrà essere analizzato con attenzione per capire come rafforzarlo. Periodicamente si accende il dibattito sul ruolo e sulla vocazione del capoluogo della Basilicata, si organizzano convegni, si moltiplicano i report. Poi all’improvviso lasci le cose al loro moto spontaneo e si aprono inattese soluzioni.