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Il pianto come forma d’arte rigeneratrice

Allo Sponzfest il film “Trenodia” racconta questo rituale che affonda le radici nelle più antiche tradizioni del Mezzogiorno.

27 agosto 2021
1 min di lettura
27 agosto 2021
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27/08/2021 - Il cinema, quale miglior modo per raccontare una storia? In Italia lo sappiamo bene, anche perché vantiamo un’importante tradizione cinematografica. Lo sanno bene anche i cittadini lucani (come dimenticare Basilicata Coast to Coast?), che potranno vedere il film “Trenodia”, nato dalla performance artistica ideata da Mariangela e Vinicio Capossela in occasione di Matera 2019.

Il contesto è quello dello Sponzfest, il festival con la direzione artistica dello stesso Capossela in programma dal 25 al 29 agosto. Il film, che è anche in concorso alla 39esima edizione dell’Asolo Art Film Festival, è incentrato sulla Trenodia, un antico pianto rituale diffuso nel Sud Italia fino a non molto tempo fa; dedicato principalmente alla morte, ma non solo, reca con sé una funzione riparatrice e rigeneratrice della comunità.

Il film è un’ulteriore occasione per la Basilicata e per il Sud di vedersi rappresentati sul grande schermo, il mezzo di comunicazione più immediato e più capace di suscitare emozioni nello spettatore. Trenodia affonda le proprie radici nelle più antiche tradizioni del Mezzogiorno e le mostra allo spettatore, che può così rammentare le proprie origini e sentirsi più legato alla propria terra.

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