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SOS sanità

In Basilicata mancano i medici di base. Troppi camici bianchi stanno andando in pensione e ci sono pochissime nuove assunzioni.

16 luglio 2021
1 min di lettura
16 luglio 2021
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16/07/2021 - L’allarme lo lanciò in piena pandemia, in una intervista ad Orizzonti, il presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò. Troppi i camici bianchi pensionati, ricambio zero, così l’assistenza sanitaria in Basilicata arranca. Mancano innanzitutto i medici di medicina generale. Secondo i dati del sindacato di categoria (Fimmg) ce ne sono oltre 500 in uscita, un problema serio per le aree interne ma anche per i due centri urbani dove durante i mesi dell’emergenza pandemica hanno svolto un ruolo suppletivo dell’intervento ospedaliero. La stessa indagine mette in risalto anche l’insoddisfazione dei medici nei confronti dell’organizzazione del sistema sanitario regionale durante la crisi Covid. Quasi tutti (su un campione di 500 medici intervistati) hanno detto di essersi sentiti non supportati dall’istituzione regionale. La Basilicata è la regione del ministro della Sanità, Roberto Speranza, che ha fortemente voluto l’istituzione della facoltà di medicina all’Unibas anche per rafforzare la ricerca e l’ossatura specialistica del più grande ospedale regionale, il San Carlo di Potenza. Le prime 60 matricole partiranno con il prossimo anno accademico, è evidente però che la strategia della programmazione sanitaria non può puntare sull’attesa della formazione. Come disse anche il sottosegretario Sileri ospite di Orizzonti talk, il futuro della riforma sanitaria, anche alla luce delle risorse del Pnrr, parte dalla ricostruzione della rete di assistenza di prossimità.  

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