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Il 2020 è passato, la ripresa va

Il report 2020 di Bankitalia sulla Basilicata appena uscito ci dice che tutti i settori sono stati in sofferenza. Ma l’anno orribile è passato.

25 giugno 2021
2 min di lettura
25 giugno 2021
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25/06/2021 - Se il report Bankitalia del 2020 ci restituisce lo scenario della catastrofe causata dal Covid che non ha risparmiato la Basilicata, i primi segnali di questo 2021 sono invece incoraggianti. Per il Mezzogiorno soprattutto. “Fino a quattro mesi fa l’approvazione del Pnrr italiano non era né scontata né prevedibile in tempi così brevi. In soli 160 giorni il governo Draghi ha portato a termine la sua principale missione ‘costitutiva’. Non solo: il nostro Piano affronta con energia il tema finora dimenticato della diseguaglianza, riporta al centro dell’attenzione e degli investimenti la questione meridionale, rovescia il vecchio paradigma nord-centrico individuando nel Sud il possibile motore del futuro sviluppo italiano”. La ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, poche ore dopo il via libera al Pnrr dall’Ue, ribadisce quello che la settimana scorsa aveva detto parlando a distanza alla Cernobbio del Sud, organizzata dalla Fondazione Nitti a Maratea nella splendida villa liberty di Acquafredda che fu dello statista originario di Melfi. Al suo ennesimo appuntamento con la Storia, il Mezzogiorno, dunque, ha di nuovo una grande chance sperando che non la sprechi, perché stavolta può davvero crescere più del Nord.  Se gli investimenti programmati dal Pnrr verranno realizzati nei tempi previsti, il Paese crescerà di 15 punti percentuali con punte del 23 per cento al Sud rispetto al 13 per cento del Nord.

La ripresa marcia anche con il fatturato industriale. Ad aprile si registra un +3,3 per cento secondo i dati dell’Istat che indicano un livello ben al di sopra di quello pre-Covid. Su base annua l’aumento è del 105,1 per cento, anche se il confronto è con la primavera 2020 appena entrata nella crisi sanitaria. Vanno bene tutti i settori industriali: +171,1 per cento i beni strumentali, +125,2 per cento l’energia, + 104,4 per cento i beni intermedi + 58,2 per cento i beni di consumo. E la Basilicata? Il report 2020 di Bankitalia presentato mercoledì scorso ci dice che tutti i settori sono stati in sofferenza. Ma l’anno orribile è passato e ora la Regione si candida al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza con una serie di progetti di ricerca che incentivino una vocazione produttiva moderna, mettendo insieme lavoro e impresa, ambiente e salute. Punta sull’hub energetico il programma di sviluppo regionale, come più volte ha detto il presidente Bardi. Una vocazione che è già nel Dna del territorio. E vanno in questa direzione i progetti regionali presentati per il Pnrr. È tempo, insomma, di rimettersi in cammino puntando su uno sforzo produttivo per creare lavoro, piuttosto che su un gioco difensivo con la prosecuzione del blocco dei licenziamenti.

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