25/06/2021 - Lo sblocco dei licenziamenti è oramai imminente e tanto è stato detto sulle preoccupazioni ad esso relative. In Basilicata, tuttavia, la maggioranza delle imprese prevede di mantenere intatto il proprio organico. Un’ottima notizia che, tra l’altro, la dice lunga sulla resilienza delle imprese lucane: nonostante otto su dieci abbiano subìto le conseguenze economiche della pandemia – tre su quattro hanno fatto ricorso alla cassa integrazione – e il 47 per cento circa abbia rimandato assunzioni previste, è evidente che crescita e fiducia per il 2021 siano tutt’altro che illusioni. E la crescita passa per gli investimenti, che sono stati fatti soprattutto in ottica di innovazione digitale e formazione.
Che ci dicono questi dati e questi numeri? Che le imprese lucane hanno perfettamente compreso non solo l’esigenza di accettare e far propria la rivoluzione portata avanti dall’industria 4.0 ma anche che mettere al centro del progetto giovani e formazione costituisce la chiave del successo. Il binomio formazione e scuola è sempre vincente e può andare a tamponare, in parte, il problema della disoccupazione, che è spesso declinata come mismatch tra domanda e offerta. Riuscendo a creare quelle figure professionali di cui il territorio ha bisogno si ottiene una situazione win-win dove tutti gli attori in scena ottengono un vantaggio: le aziende, che dispongono di personale qualificato e formato secondo le proprie esigenze e i giovani, che, al termine del percorso scolastico, dispongono di un ampio e specializzato ventaglio di competenze, altamente spendibile nel mondo del lavoro. Giovani, investimenti, formazione, resilienza: in Basilicata queste sono parole chiave che guideranno la regione nell’immediato futuro, verso una ripresa che è già annunciata.
