04/06/2021 - È stato poco discusso il battibecco tra il sindaco di Potenza, Guarente, e il sindaco di Matera, Bennardi. Causa del battibecco, una serie di accordi stipulati tra Matera, Bari e Taranto su temi quali le Zone economicamente speciali (Zes), le infrastrutture e il turismo; accordi che Guarente ha valutato negativamente, poiché sposterebbero l’asse strategico di Matera verso la Puglia, a discapito di Potenza e dell’intera regione. Il battibecco avrebbe meritato maggiore attenzione, perché ha evidenziato un problema di primaria importanza, ovvero il ruolo di Matera in Basilicata. Se leggo bene tra le righe di ciò che dice Guarente, il rischio è che Matera diventi un’oasi di dinamismo, una sorta di primo della classe che non fa copiare i vicini meno fortunati. Campanile o non campanile, il problema si pone. E non poche volte si ha la sensazione di una città ormai proiettata in una dimensione extra-regionale, tanto che più di qualcuno inizia a spolverare vecchie tesi geo-antropologiche su Matera inevitabilmente calamitata dalla Puglia.