25/06/2021 - Un pezzo di economia dell’Italia moderna è riconducibile al turismo e un pezzo di economia del turismo è a sua volta legato alla cultura. Nessuna regione, nessuna provincia, nessun comune con vocazione turistica può pensare di non costruire un’offerta competitiva a livello culturale (dai festival alle grandi mostre), perché quest’offerta genera flussi, reputazione, centralità comunicativa. Sono settimane che in tutta Italia è ripartita l’industria dei festival, dei cartelloni estivi, delle grandi mostre. E in Basilicata? Al di là di quello che già c’è sul territorio, esiste un’offerta “extra” per quest’estate? Il turista con esigenze culturali più sofisticate – e quasi sempre con maggiore capacità di spesa e di consumo – di quale offerta potrà disporre? Ci saranno festival importanti di livello nazionale o internazionale? Ci saranno grandi mostre? Ci saranno grandi eventi teatrali? Ma soprattutto: esiste un indirizzo coerente e consapevole su questi temi? Per ora non si vede nulla all’orizzonte. E purtroppo siamo già nel vivo dell’estate 2021.