30/04/2021 - La Relazione illustrativa e programmatica del governo regionale è un documento di 60 pagine, legato al Piano strategico, che in questi giorni è al centro della discussione nelle commissioni consiliari dell’ente. Un’azione prevista dallo Statuto, che sottolinea la ferma ambizione di acquisire maggiore peso specifico ai tavoli nazionali, soprattutto in vista dei finanziamenti che arriveranno al Sud col Recovery Fund. Quali sono i punti di forza quindi sui quali investire per sottolineare le peculiarità lucane? Certamente non il peso demografico, come si legge all’interno dello stesso scritto, ma risorse di varia natura, che rendono speciale la Basilicata e il suo territorio, su tutte il petrolio e l’acqua. Le risorse petrolifere lucane contribuiscono infatti alla maggiore indipendenza energetica italiana, e anche ad aumentare le entrate fiscali. Le fonti d’acqua della Basilicata soddisfano invece non solo la richiesta regionale, ma anche quella delle regioni confinanti, in particolare quelle della Puglia. Il patrimonio storico e culturale poi, con Matera, il Parco del Pollino e il Golfo di Policastro, sono punti strategici dell’offerta turistica meridionale e le previste connessioni infrastrutturali rendono la Basilicata un nodo di scambio fondamentale per un’area geografica molto vasta. Sono questi i temi per i quali si richiede un cambio di assetto istituzionale e una maggiore attenzione, soprattutto nelle strategie di lungo periodo che dovranno prevenire gli effetti negativi della fine delle attività estrattive.