05/03/2021 - Si è presentato a Potenza, giovedì 25 febbraio, il rapporto annuale dei “Comuni Ricicloni” realizzato da Legambiente Basilicata e ormai giunto alla sua undicesima edizione. La cornice è stata quella del secondo EcoForum sull’economia circolare, un’occasione di confronto sulla pianificazione e la gestione del settore, con stakeholder e buone prassi dal mondo della sostenibilità. L’evento, organizzato in partnership con Eurosintex, rientra tra le attività del progetto ECCO - Economie Circolari di COmunità, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nonostante le buone performance di alcuni enti virtuosi pare tuttavia che la media sia ancora lontana dagli obiettivi di differenziazione dei rifiuti del 65%. I dati riferiti al 2019, elaborati dalla Regione Basilicata e da ISPRA, dicono infatti che un comune su quattro non ha ancora attivato un vero e proprio sistema di differenziazione dei rifiuti, portando la media regionale al 49,4%. Il trend è sì in leggera crescita rispetto agli anni precedenti, ma la sua velocità è rallentata. La provincia di Potenza si attesta al 56,8%, mentre quella di Matera è ferma al 38,7%. Premiati invece i 20 comuni che risultano Rifiuti Free, avendo una produzione annua di indifferenziato pro-capite inferiore ai 75 kg, per sottolineare l’importanza di intervenire prima di tutto sulla riduzione della produzione dei rifiuti. Al primo posto il comune di Tramutola, con soli 9,9 kg di indifferenziato pro-capite annuo, mentre a seguire il comune di Sarconi, con 20 kg, e quello di Filiano con 35 kg. Menzione speciale al comune di Calvello, per aver avviato sul territorio comunale la tariffazione puntuale (un sistema di calcolo della tariffa rifiuti legato alla reale produzione di rifiuti, basato dunque non solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell’immobile, ma anche su quanti rifiuti sono prodotti e differenziati). Da Legambiente, il presidente Antonio Lanorte sottolinea inoltre l’importanza di adeguare la rete, con impianti di recupero dell’organico, biodigestori, impianti per i fanghi di depurazione e impianti di recupero da raccolte differenziate. La programmazione regionale ha difatti previsto questo tipo di infrastrutture nei comuni di Venosa, Lauria, Potenza e Colobraro.