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Le proposte dei sindaci per il Recovery al Sud

I primi cittadini di 135 comuni meridionali si sono messi in rete per rilanciare l’economia del loro territorio attraverso i fondi europei.

12 marzo 2021
2 min di lettura
12 marzo 2021
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05/03/2021 - Sono 135 i sindaci che “si riuniscono con un unico fine: rilanciare il Mezzogiorno”, secondo le parole del senatore Ernesto Magorno (Iv), Sindaco di Diamante. I primi cittadini di Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Calabria e Molise, aderendo alla proposta del sindaco pugliese di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, hanno richiesto un incontro urgente con Draghi. Dall’edilizia sociale ai piani di recupero delle acque reflue, dall’introduzione di linee di bus elettrici a proposte di agricoltura sociale; questo è solo parte del contenuto del documento intitolato “le proposte della Rete dei Sindaci Recovery Sud” consegnato a Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera.

Non convincono i criteri di assegnazione dei fondi europei, a cominciare dai ristori Covid ripartiti tra i territori in base alla ricchezza fiscale per finire con l’oramai esiguo numero di dipendenti pubblici nei Comuni.

La quota del 33% assegnata al Sud è stata ritenuta insufficiente; necessari, tra le altre cose, interventi atti a potenziare le aree produttive del Mezzogiorno. Le richieste dei sindaci mirano a frenare inoltre la fuga di cervelli dal Sud: è stato richiesto il varo straordinario di un piano di assunzioni che porti 5.000 giovani progettisti ai comuni meridionali.

Secondo Filomena Greco, sindaco di Cariati, questa è l’ultima occasione per riuscire a sanare il gap interno italiano, quel divario tra Nord e Sud irrisolto dai tempi dell’unificazione del Paese.La prima isola a diventare Covid free è stata Kastellorizo (diventata famosa dopo il film Mediterraneo di Salvatores), dove la seconda dose di vaccino ha già raggiunto tutti. Un accordo è già pronto tra la Grecia e Israele: saranno i primi al mondo a permettere a turisti vaccinati di poter viaggiare liberamente tra i due Paesi, senza essere sottoposti a quarantena. Al contempo la Commissione europea sta pensando di realizzare un pass verde digitale, che consenta la possibilità di viaggiare a chi è già vaccinato, a chi ha avuto un tampone e a chi ha sviluppato gli anticorpi. In Gran Bretagna, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato che si potrà viaggiare fuori dai confini nazionali già dal prossimo 17 maggio, portando a un +630% le prenotazioni su Easyjet, con voli verso la Spagna e la Grecia.

Da noi invece, in Sardegna, il governatore Salinas ha annunciato che per l’estate potrà entrare solo chi è già vaccinato e chi può mostrare un tampone negativo. Il dato interessante, sollevato recentemente da 30 sindaci della Basilicata che reclamano lo stesso trattamento, è che, pur essendo regione bianca, la Sardegna ha ancora due comuni in zona rossa, con una disciplina differenziata che non è consentita altrove. 

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