19/02/2021 - All’interno del suo discorso di insediamento - un testo completo e asciutto al tempo stesso, non retorico ma pieno di passione civile - il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha usato un’espressione che ha molto colpito: "Conta la qualità delle decisioni, conta il coraggio delle visioni, non contano i giorni. Il tempo del potere può essere sprecato anche nella sola preoccupazione di conservarlo”. In poche parole, un uomo descritto a volte come un algido tecnocrate ha sintetizzato l’essenza dell’agire politico virtuoso. Decidere sempre con cognizione di causa, valutando tutte le conseguenze e i possibili effetti delle scelte che si fanno: questa è la qualità del governare. Non farsi dettare l’agenda dall’immediato, guardare lontano, sapendo che ogni decisione peserà sul futuro: come diceva De Gasperi, “un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione”.
Infine, non usare il tempo in cui si gestisce il potere solo per durare. Il tempo va impiegato per incidere sulla realtà, per cambiarla e trasformarla, e dunque per rendere migliori le condizioni di lavoro e di vita di chi ci sta intorno. D’altronde i principi esposti da Mario Draghi non valgono solo per la politica: ciascuno di noi gestisce piccole o grandi fette di potere, in ogni consesso, più o meno vasto, pubblico o privato che sia. Come sarà bello quando impareremo tutti a gestirlo al servizio del prossimo.