12/02/2021 - Firmato l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici per gli anni 2021-2024. Era scaduto dal 2019 e le trattative erano in corso da 15 mesi. Il nuovo contratto prevede un aumento di 112 euro suddiviso in più tranche, a partire da giugno 2021. Viene poi rafforzata tutta la prima parte del contratto sulle relazioni industriali, diritti di informazione confronto e partecipazione, formazione, introduzione della clausola sociale sugli appalti pubblici. Il testo contempla un passaggio molto significativo sulla violenza di genere e una parte nuova sullo smartworking.
Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici in Basilicata riguarda innanzitutto i lavoratori dell’area industriale dell’automotive di San Nicola di Melfi, ma anche altre realtà del Potentino e del Materano, in un contesto, ad oggi, complessivamente non facile: la regione è infatti maglia nera per la cassa integrazione causa Covid. In totale, dal 31 maggio, sono state presentate 30.854 domande di ammortizzatori sociali (11.399 cassa integrazione ordinaria, 3463 fondi di solidarietà, 15.992 in deroga).
A Melfi, proprio in questi giorni (dall’8 al 14 febbraio) il nuovo gruppo automobilistico Stellantis ha comunicato lo stop di una settimana per i 7.174 dipendenti che producono la Fiat 500 e le Jeep Renegade e Compass. Gli occupati a Melfi sono 7.300 (entreranno in fabbrica dunque solo i pochi addetti alla manutenzione) poi ci sono 860 robot per la lastratura, 278 stazioni automatiche di avvitatura e 54 robot per la verniciatura.
Le altre principali industrie lucane interessate al rinnovo del contratto dei metalmeccanici (che avevano anche scioperato nei mesi scorsi) sono: Ferrosud, Bawer e Comer a Matera, il distretto delle aziende della Val Basento (Sogemont, Sudelettra, Inpes), Italtractor, SiderPotenza e Dalmine a Potenza e Tfa a Tito.