22/01/2021 - Questa volta, forse, sulla gestione della campagna vaccinale in Basilicata, hanno avuto ragione gli addetti ai lavori. La Basilicata si conferma regione virtuosa insieme ad Abruzzo, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta, tant’è vero che non ha subito riduzioni sulle dosi anti Covid-19 che verranno distribuite in Italia, durante questa settimana, da Pfizer BioNTech. Le 3.510 dosi previste per i lucani sono già state recapitate. Tra le regioni meno fortunate, invece, troviamo l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto che riceveranno 25 mila dosi in meno, seguite da Lazio con 12.000 e Puglia con 11.700.
I dati sulla somministrazione, riportati domenica sul sito del Governo, hanno alimentato polemiche nei giorni scorsi perché posizionavano la Basilicata al penultimo posto, davanti alla Calabria, con il 57,3% di somministrazione rispetto a una media nazionale del 82,8%. Dati non in linea con quelli della task force regionale: 72% della somministrazione delle 13.755 dosi a disposizione. Una disparità confermata anche dall’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali, Rocco Leone, che, intervistato dal TgR Basilicata, ha annunciato di aver “interessato un ingegnere per verificare come mai accade tutto questo”.
La Regione Basilicata - sempre secondo Leone - ha rispettato tutte le indicazioni del Ministero, tra cui quella di accantonare le dosi per la seconda somministrazione. Altre regioni, al contrario, hanno deciso di somministrare il 90% delle prime dosi consegnate, scelta che potrebbe, però, vanificare gli sforzi fatti, visti i ritardi annunciati dalla Pfizer BioNTech. Lunedì scorso in Basilicata si sono sottoposti alla vaccinazione circa cento operatori dell’azienda San Carlo di Potenza, i primi ad essere vaccinati il 27 dicembre 2020.