29/01/2021 - La Basilicata è una regione che sa aspettare ma ora non può farlo. Non era globalizzata, è diventata internazionale e tra qualche mese tornerà sulla scena per il G20, che si terrà qui, nella prima terra di passaggio degli uomini, a Matera. Un puntino sulla mappa del mondo che però rappresenterà l’Italia. Tutto quello che la politica lucana non deve fare di qui in poi è erodere la propria credibilità istituzionale, svilendo funzioni e programmazione con il gioco sempre attuale del valzer delle poltrone. Non è un gioco che appassiona solo i lucani, sia chiaro, ce lo dice brutalmente l’attualità di queste ore. Ma a volte i perimetri delle piccole comunità possono trasformare i limiti in forza. Con buon senso e buona volontà. Non mancano a queste latitudini. Non si può che guardare con fiducia, dunque, alle parole del presidente della giunta regionale, Vito Bardi, che ha incontrato, ieri mattina a Roma, i riferimenti regionali dei quattro partiti che compongono la maggioranza per risolvere presto e bene la crisi di metà legislatura. “Dalla riunione è emersa la volontà unanime di continuare con l’attuale coalizione e di rilanciare l’azione di governo al fine di ottimizzare l’opera fin qui svolta”, fanno sapere da via Verrastro, sede della Regione. Bene così. C’è la fase post Covid da organizzare, il sistema sanitario da rivedere (la Basilicata non ha più il primato della longevità, secondo l’ultima indagine Demoskopica), la vita, soprattutto, da riprendere con fiducia ora che ci si avvia ad essere la prima regione bianca d’Italia. Un segnale di entusiasmo viene dai ragazzi. Ieri è iniziato lo screening di massa per tornare in classe lunedì, tutti in fila, disciplinati, con una grande voglia di riprendersi il loro tempo. E a Potenza si è sciolta anche la neve.