18 dicembre 2020 - Soffre la piccola impresa lucana ma l’impegno della Regione è quello di mettere in campo ogni sforzo possibile per superare la crisi. È Rosa Gentile, presidente di Confartigianato Matera, a fare il punto: “La pandemia – dice – ha aggravato una crisi già in atto, che dura da almeno dieci anni, bisogna riconvertirsi. Il saldo degli ultimi sei mesi del 2020 è sicuramente negativo, 243 imprese morte in provincia di Potenza e 135 in provincia di Matera. La differenza, a mio avviso, non dipende da una particolare vocazione del territorio quanto piuttosto dalla sua dimensione. Io mi preoccuperei molto della scomparsa negli ultimi 5 anni di circa 500 imprese giovanili, è un sistema di fiducia che è andato in frantumi, insieme alla connessione delle nuove generazioni con l’autoimprenditorialità”.
“Ora più che mai bisogna guardare al futuro” replica a distanza l’assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo, che fa il punto sulle azioni istituzionali: sostenere concretamente con i bandi le imprese, dialogare con i sindaci, immaginare come poter capitalizzare le risorse umane di ritorno, che la nuova organizzazione del lavoro post-Covid ci consegna. L’assessore, da ex sindaco, guarda ai problemi dalla prospettiva di partenza, quella dei singoli territori. Ma pensa anche, specularmente, alle risorse che verranno dall’Europa e che condizioneranno lo sviluppo per i prossimi dieci anni.Rizzi riepiloga come la crisi sia stata gestita da più punti di vista, quello economico-produttivo, quello occupazionale e quello socio-sanitario, e, racconta: “Siamo andati avanti, nonostante tutto, sul cammino dei progetti di sostenibilità messi in campo per la Basilicata. Non ci siamo mai fermati e purtroppo, ad oggi, neanche l’emergenza si è fermata e non è passata”.
Molti i progetti andati in porto, nonostante le difficoltà, primo fra tutti quello dell’Energy Valley, altri solo rallentati per effetto della crisi. L’anno del Dime si chiude con la visita ispettiva dell’Arpab, sulla quale Rizzi, tra l’altro, sottolinea: “Noi siamo i primi ad essere interessati a una verifica da parte di un organo pubblico di controllo che possa certificare in maniera terza e neutrale la correttezza del nostro operato e il pieno rispetto delle regole”. Un anno complicato che non fa venire meno gli impegni futuri. Rizzi conclude infatti l’intervista così: “La previsione è quella di un impegno che non viene meno per la Basilicata, pur nelle difficoltà del mercato globale del greggio, particolare non secondario. Siamo la company italiana dell’energia e sono convinto che questa regione, che per noi rimane strategica, ne condivida con noi l’orgoglio”.