Il primo progetto sulla biodiversità in Val d'Agri (AgriBioDiversity) viene realizzato da Eni tra il 2003 e il 2007 su base volontaria ed in collaborazione con Shell Italia, ONG internazionali (Fauna & Flora International) e l'Università degli Studi della Basilicata. Il progetto ha fotografato lo stato dell'ambiente della Val d'Agri e ha identificato i potenziali impatti delle sue attività, che si mostravano essere limitati, localizzati e ripristinabili.