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Le attività sul campo

2003-2007

Progetto Agribiodiversity (ABD): dati di base e valutazione degli impatti

Il primo progetto sulla biodiversità in Val d'Agri (AgriBioDiversity) viene realizzato da Eni tra il 2003 e il 2007 su base volontaria ed in collaborazione con Shell Italia, ONG internazionali (Fauna & Flora International) e l'Università degli Studi della Basilicata. Il progetto ha fotografato lo stato dell'ambiente della Val d'Agri e ha identificato i potenziali impatti delle sue attività, che si mostravano essere limitati, localizzati e ripristinabili.

2008-2018

Piani d’Azione per la biodiversità (BAP)

Tra il 2008 e il 2018 i risultati del precedente progetto sono stati implementati attraverso un Piano d'Azione per la Biodiversità (BAP) focalizzato a mitigare gli effetti associati alle attività operative, in particolar modo con l'obiettivo di ripristinare le praterie di montagna attraversate dai tracciati delle condotte di trasporto degli idrocarburi e le faggete intorno alle aree pozzo. Le mitigazioni sono consistite prevalentemente nella piantumazione di specie native raccolte nelle immediate vicinanze dei siti da ripristinare per ricreare l'habitat naturale. L'efficacia di tali attività di mitigazione è stata monitorata annualmente utilizzando degli indicatori di biodiversità che hanno confermato la presenza di ecosistemi inclusivi degli habitat originari.

2019-2021

Aggiornamento del Piano d’Azione per la Biodiversità e integrazione dei Servizi Ecosistemici

Tra il 2019 e il 2020 è stato necessario un riaggiornamento del Piano d’Azione, per allinearsi con le nuove linee guida Eni e con le buone pratiche internazionali di gestione della tematica BES (applicazione Gerarchia di Mitigazione, IFC PS6, IPIECA, CSBI). Inoltre, sono stati analizzati e cartografati tutti i dati raccolti negli studi precedenti e si è svolto un monitoraggio completo su campo dello stato di ripristino di tutte le aree interessate dal passaggio delle condotte e dell’intorno delle aree pozzo, allo scopo di focalizzare l’attenzione dei futuri interventi sulle aree prioritarie.

2021-in corso

Applicazione Piano d’Azione per la Biodiversità e i Servizi Ecosistemici

Dal 2021 è in esecuzione un Piano d’Azione aggiornato che comprende:

  • il monitoraggio dello stato degli ecosistemi allo scopo di identificare e tutelare i principali valori di biodiversità, privilegiando le più moderne metodologie da remoto
  • il monitoraggio dei Servizi Ecosistemici correlati alla protezione dal dilavamento fornita dalle faggete in salute nei confronti del terreno sottostante
  • la valutazione dei potenziali impatti della presenza delle condotte e dei pozzi nelle aree naturali
  • la progettazione e applicazione di misure di mitigazione mirate ai valori di biodiversità identificati
  • la progettazione e l’implementazione di ripristini vegetazionali degli habitat naturali attraversati dalle condotte
  • il monitoraggio dell’efficacia delle azioni precedenti e il miglioramento continuo del Piano in base ai risultati ottenuti.

Tra i principali risultati conseguiti nel 2022, l’avvio del ripristino vegetazionale di 14.760 mq di faggeta attraversata da una condotta; la conferma tramite l’uso di fototrappole a infrarossi della presenza del Lupo (correlata al buono stato ecologico del bosco); la dimostrazione tramite l’analisi del DNA ambientale (e-DNA) e monitoraggi tradizionali della presenza della Lontra (indicatore di salute dei corsi d’acqua); il controllo degli effetti della presenza della aree pozzo all’interno delle faggete, tramite immagini aeree da droni e monitoraggio dei pipistrelli forestali.

Dal 2023 si prevede di proseguire il Piano d’Azione in base ai risultati 2022, focalizzando l’attenzione su nuove aree prioritarie, con azioni di mitigazione e monitoraggio degli impatti, ripristini di habitat, monitoraggio delle azioni pregresse e pianificazione di mitigazioni future.