Le nostre partnership
per la conservazione
l coinvolgimento attivo degli stakeholder è fondamentale per l’implementazione e il miglioramento continuo del nostro modello di gestione BES. Le partnership con organizzazioni non governative internazionali e istituti scientifici leader nella conservazione sono di enorme importanza per Eni per sviluppare impegni e strategie fondati su approcci scientifici e allineati alle migliori pratiche globali per la protezione della biodiversità. Allo stesso tempo, diamo valore alle collaborazioni sul territorio (organizzazioni, università e enti scientifici) e al coinvolgimento delle comunità e delle popolazioni indigene, per capire come i servizi ecosistemici e biodiversità vengano utilizzati e per identificare opzioni di conservazione che includano pienamente le esigenze locali.
Tra le nostre collaborazioni ci sono Organizzazioni Non Governative (ONG) e istituzioni internazionali leader nella conservazione della biodiversità, enti di ricerca e università locali, associazioni e programmi congiunti del settore energetico.











Wildlife Conservation Society
La collaborazione con WCS è iniziata nel 2016 con l'obiettivo di garantire un supporto qualificato all'attuazione del modello di gestione della Biodiversità e dei Servizi Ecosistemici (BES) di Eni nelle proprie operazioni a livello globale e lungo il ciclo di vita dei progetti, in modo efficace ed efficiente. Le principali attività svolte finora hanno riguardato: l'aggiornamento degli approcci metodologici secondo le migliori pratiche e gli strumenti adatti a migliorare le valutazioni BES; il calcolo degli impatti residui e la definizione di soluzioni di compensazione e altre opzioni che coniughino la conservazione dell'ambiente naturale con lo sviluppo sostenibile delle comunità locali; attività di capacity building e formazione specifica del personale tecnico della sede centrale e delle controllate sulle opzioni di mitigazione e sulle soluzioni basate sulla natura (NbS) e per il clima (NCS). Tra i principali risultati di questa collaborazione c’è lo sviluppo di un Piano d'Azione per la Biodiversità (BAP) per il sito di M'Boundi, gestito da Eni Congo. Si tratta di un'attività iniziata nel 2016 che ha portato a un piano d'azione e a raccomandazioni per attività sul campo che affrontino l'impatto residuo dell'azienda. A questa si aggiunge il supporto, a partire dal 2022, per l'aggiornamento e la revisione del BAP sviluppato per gli asset di Eni US a Nikaitchuq e Oooguruk in Alaska, insieme a raccomandazioni per azioni che portino l'azienda oltre la semplice conformità. WCS collabora con Eni nell'ambito degli sforzi comuni per promuovere la transizione delle compagnie del settore energetico verso un futuro più rispettoso del clima e della biodiversità, compreso il superamento dei prodotti petroliferi come fonte energetica, la protezione della natura e il ripristino degli habitat alterati durante le attività di sviluppo.

Intervista
Ray Victurine
Direttore del programma “Business and Conservation” presso Wildlife Conservation Society (WCS), lavora con il settore pubblico e privato per promuovere le politiche e le best practices per mitigare gli impatti sulla natura, affrontare gli effetti del cambiamento climatico e ricercare finanziamenti sostenibili di lungo termine per la conservazione. La formazione accademica di Ray combina studi di economia delle risorse naturali, biologia della conservazione e amministrazione aziendale.
IUCN
Nel 2022 Eni ha siglato una partnership con l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) per l’identificazione di buone pratiche di mitigazione degli impatti sulla biodiversità associata allo sviluppo di progetti di energia rinnovabile. Il progetto, guidato da IUCN e da The Biodiversity Consultancy (TBC), con la collaborazione di Fauna & Flora e di altre quattro società energetiche, fornirà criteri e strumenti per selezionare le aree più ottimali dal punto di vista ambientale per lo sviluppo di impianti di energia solare ed eolica, nonché indicazioni sulla gestione degli impatti cumulativi e sulle opportunità di miglioramento della natura nelle stesse aree. Infine, il progetto fornirà informazioni sui rischi per la biodiversità associati all’estrazione di metalli e minerali necessari per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Endangered Species International Congo
Nel 2022 Eni Congo ha iniziato a collaborare con Endangered Species International (ESI) Congo, una ONG locale che si occupa della salvaguardia delle grandi scimmie, con lo scopo di mettere in pratica le misure di mitigazione che fanno parte del Piano d'Azione per la Biodiversità (BAP) di Eni Congo. In particolare, ESI Congo affianca Eni Congo nel coinvolgimento delle comunità, nell'educazione e nella sensibilizzazione su questioni che riguardano il nesso tra conservazione della biodiversità e sfide sociali nella Repubblica del Congo: tra queste, le pratiche agricole non sostenibili che portano alla deforestazione, la caccia e il consumo di carne di animali selvatici, nonché la mancanza di accesso a mezzi di sostentamento alternativi. ESI Congo, essendo un'organizzazione locale con anni di esperienza sul territorio su temi come questi, è in grado di impegnarsi efficacemente con le comunità, potendo individuare le sfide e le strategie per affrontarle con la prospettiva di chi conosce bene il Paese.
Proteus Partnership
Dal 2008 Eni partecipa alla Proteus Partnership, una collaborazione volontaria tra le principali aziende e il World Conservation Monitoring Centre del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (un centro di eccellenza globale sulla biodiversità e sul contributo della natura alla società e all'economia).
La Proteus Partnership è stata creata come risposta all'esigenza di disporre di dati più aggiornati per adottare decisioni migliori. Con il passare del tempo, lo scopo della collaborazione è cresciuto fino a collocare i dati nel contesto delle decisioni aziendali e a collocare tali decisioni nel contesto dello sforzo globale mirato ad affrontare la crisi della biodiversità e a realizzare una transizione energetica positiva per la natura.
Le informazioni tecniche, gli strumenti e i servizi forniti da Proteus hanno assistito Eni nella valutazione dell'esposizione al rischio biodiversità del proprio portafoglio globale per la presenza di elementi sensibili relativi alla biodiversità e ai servizi ecosistemici, e hanno aiutato Eni a comprendere, identificare e gestire i propri impatti e le proprie dipendenze dalla biodiversità, permettendo un'identificazione tempestiva dei rischi legati alla biodiversità.
Partecipando alla Proteus Partnership, Eni ha contribuito agli sforzi volti a garantire la continua disponibilità e qualità dei dati chiave sulla biodiversità a livello mondiale e a migliorare l'accesso a queste raccolte di dati spaziali nell'ambito dei processi decisionali aziendali e pubblici.
Ipieca
Eni è membro di Ipieca, l'associazione globale del settore Oil & Gas che si occupa di promuovere le performance ambientali e sociali nell'ambito della transizione energetica. L'associazione riunisce i propri membri e gli stakeholder per guidare l'integrazione della sostenibilità promuovendo le azioni per il clima, la responsabilità ambientale e le performance sociali in tutte le attività del settore Oil & Gas e delle energie rinnovabili. L'Ipieca, insieme alla International Association of Oil and Gas Producers (IOGP), lavora per integrare responsabilmente la gestione della biodiversità e dei servizi ecosistemici nel ciclo di vita delle operazioni e dei processi decisionali nel settore Oil & Gas e delle energie alternative. Lo status di non-lobby ha permesso a Ipieca di rimanere il principale canale di dialogo del settore con le Nazioni Unite, di costruire relazioni durature all'interno del sistema ONU e di sviluppare partnership efficaci con le Organizzazioni intergovernative (IGO), le ONG e il mondo accademico. Le attività di Ipieca in materia di biodiversità e servizi ecosistemici sono basate sulla Convenzione ONU sulla Diversità Biologica, in cui l’associazione gode dello status di osservatore ufficiale.
Nel 2013 l'Ipieca, l'International Council on Mining and Metals (ICMM) e l'Equator Principles Association hanno dato vita alla Cross-Sector Biodiversity Initiative (CSBI) per fornire una guida nello sviluppo e nella condivisione di buone pratiche relative alla biodiversità e ai servizi ecosistemici nell'industria estrattiva. L'iniziativa esplora e sviluppa strumenti concreti e condivide buone pratiche per l'applicazione efficace della gerarchia di mitigazione, come indicato nel Performance Standard 6 della Società Finanziaria Internazionale (IFC) sulla conservazione della biodiversità.
IOGP
Eni è membro di IOGP, la International Association of Oil & Gas Producers. Per il settore upstream, l’associazione rappresenta un forum globale per la condivisione di know-how e buone pratiche in materia di sicurezza, salute, ambiente, ingegneria e transizione energetica. La IOGP offre una guida finalizzata a promuovere il contributo attivo degli operatori del settore alla conservazione dell'ambiente ovunque operi il settore upstream. Inoltre, gestisce una serie di programmi ambientali denominati “Environmental Joint Industry Programmes” di cui Eni fa parte.
Joint Industry Program E&P Sound and Marine Life
Eni è membro del “Joint Industry Program E&P Sound and Marine Life” che ha pubblicato oltre 140 articoli scientifici allo scopo di migliorare la comprensione degli effetti che il suono generato dalle attività di esplorazione e produzione di petrolio e gas provoca sulla vita marina. Questa ricerca fornisce una “scienza migliore”, aiutando i governi a prendere decisioni normative e l'industria a sviluppare strategie di mitigazione efficaci.
Joint Industry Program E&P Environmental Genomics
Eni collabora al “Joint Industry Program E&P Environmental Genomics”. Il programma è stato lanciato nel giugno 2019 per coordinare la ricerca volta a esplorare l'applicazione di analisi basate su eDNA nelle valutazioni ambientali e nel monitoraggio delle operazioni offshore e onshore dell’industria di energia.